curiosità

Intervista a Tiziana Piola, designer di Tracce di Luce

Come riesci a passare da un materiale all’altro?

E’ proprio questo il segreto, il fatto è che è il materiale che trova me, e più è particolare più mi attira. Le mie resine non sono i soliti pezzi commerciali che si vedono ovunque ma sono pezzi selezionati, spesso acquistati in stock, anche vintage e preziosi che trovo nei miei giri di ricerca. Ricerca che per me occupa una parte importante.

Quindi magari di quell’articolo ho potuto creare soltanto tre pezzi o magari addirittura è un pezzo unico... E’ proprio questo che piace alle mie Clienti, il grande assortimento di modelli e l’ampia scelta. Infatti non acquistano mai due volte lo stesso articolo, anche se lo hanno venduto bene, perché giustamente la loro clientela vuole l’esclusività.

E’ proprio per questo che in realtà il mio catalogo è sempre in continua evoluzione…

C’è comunque un certo numero di modelli che io chiamo intramontabili, che sono al di fuori della moda e sempre attuali i cosiddetti continuativi, quelli li produco per un po’ di tempo.

A chi mi chiede: c’è un vero e proprio filo conduttore tra i tuoi pezzi? 

A prima vista può sembrare di no, in realtà il mio stile si riconosce, ci sono caratteri che si ripetono, un fil rouge che accomuna e lega questi oggetti.

Certo poi è la varietà dei materiali usati che può stupire o il fatto che spazio tra tecniche diverse: si trova il girocollo di cristalli come quello con il turchese  l’agata e il corallo. La collana lunga con i pesci di legno e le stelle marine in resina, le perle finte come il pezzo fatto esclusivamente con le catene di metallo…. 

Mi piace molto fare accostamenti arditi, mischiare il sacro con il profano, trovare originali assonanze…questa sono io… sempre in continua evoluzione. Sono un inguaribile sperimentatrice!

Se volessimo racchiudere in tre contenitori Tiziana Designer quali tre caratteristiche emergerebbero?

Il senso del colore innato in me, per cui faccio accostamenti che possono sembrare arditi, perché non consueti ma che poi funzionano e sono apprezzati

La dimensione degli oggetti che creo: sono grandi, molto grandi. Le mie collane o i miei orecchini sono tanto, di sicuro non passano inosservati. In questo c’è molta ironia e carattere, il coraggio di volersi mettere in mostra anche attraverso un gioiello. Eh sì, le mie donne sono delle indiscusse protagoniste !

L’accostamento di materiali e texture diverse, apparentemente lontane. Quando ero nel mondo dell’Interior Design chiamavo questo aspetto “contaminazione” che si esprimeva nel far convivere il moderno con l’antico, l’uso dell’acciaio o il vetro accanto al legno. Un lampadario a gocce di cristallo con uno strip led incassato nell’architettura delle pareti.

Non so se ho reso l’idea, il passaggio è adattabile anche al mondo dei gioielli. Per cui un’agata o un lapislazzulo convive con un cristallo o con un elemento in resina. Mi piace non avere barriere mentali e sperimentare visivamente ed emotivamente questi contrasti.